Perché non si può mangiare il prosciutto cotto in gravidanza?

Domanda di: Edilio De Angelis  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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I salumi, purtroppo, sono tra i cibi a cui bisogna prestare più attenzione durante la gestazione. Possono essere portatori di Toxoplasma, Listeria, Salmonella, Campylobacter ed E. Coli. In particolare, bisogna evitare la carne cruda o poco cotta e gli insaccati poco stagionati (meno di 30 giorni).

Quale prosciutto cotto si può mangiare in gravidanza?

Se si sceglie di consumare affettati cotti (es. prosciutto cotto, mortadella, fesa di tacchino), meglio evitare gli affettati al banco gastronomia perché a rischio di cross-contaminazioni; sono da preferire le vaschette preconfezionate di produzione industriale.

Perché in gravidanza non si può mangiare il prosciutto?

Le ultime indicazioni della Food Standards Agency suggeriscono alle donne in gravidanza di evitare il consumo di salame e prosciutto crudo perché queste carni sono stagionate, fermentate e non cotte, e quindi possono comportare il rischio di toxoplasmosi.

Quale affettato non mangiare in gravidanza?

I salumi “no” in gravidanza (e perché)

Purtroppo, nella lista degli salumi off-limits rientrano alcuni dei più amati: il prosciutto crudo, i salami, la salsiccia cruda, la pancetta, lo speck, la bresaola e il capocollo.

Quante volte si può mangiare il prosciutto cotto in gravidanza?

Sicuramente, il prosciutto cotto, è uno dei salumi più sicuri e si può consumare senza controindicazioni se non quello del non eccederne per troppa golosità! Quindi, la risposta alla fatidica domanda “Si può mangiare il prosciutto cotto in gravidanza?” è si!

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