Il tutto nasce dal valore che aveva il sale nell'antichità: rovesciare il preziosissimo alimento significava una drammatica perdita economica, da qui l'attenzione a riguardo. Inoltre, pare che Giuda lo abbia rovesciato prima di tradire Gesù durante l'ultima cena, a conferma del pessimo auspicio.
Si sa: se il sale cade a terra, è segno di sfortuna. Perché in fondo, fin dai tempi degli antichi romani, era considerato merce rara e speciale, tanto che i soldati erano pagati con questo ingrediente. La stessa parola salario, infatti, significa proprio “razione di sale” e deriva da questa abitudine.
se cade il sale, raccogliere i granelli e buttarne tre manciate dietro la spalla sinistra. se cade l'olio, buttarci sopra del sale per farlo assorbire. se uno specchio viene rotto, raccogliere velocemente i pezzi e gettarli in un corso d'acqua.
In antichità era addirittura chiamato “oro bianco” e passarlo di mano in mano è giudicato un gesto “pericoloso” portatore di sventura perchè gli Antichi Romani lo offrivano in segno di amicizia e ospitalità e lasciarlo cadere significava rompere il patto di lealtà, il sacro vincolo.
Per esempio, il sale può permettere di sbarazzarsi della sfortuna. E nel farlo, in base alla superstizione, bisognerebbe sempre gettare un pizzico di sale oltre la spalla sinistra. Un rituale da compiere, in particolare, quando si verifica un evento sfortunato o comunque che è considerato di malaugurio.