Perché si chiamano telecamere a circuito chiuso?

Domanda di: Kociss Villa  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Cosa si intende per circuito chiuso? Si intende un sistema entro il quale le telecamere connesse possono trasmettere le proprie immagini soltanto su un numero predefinito e limitato di schermi e/o videoregistratori.

Cosa vuol dire telecamere a circuito aperto?

Anche tutto ciò va precisato, intendendo come sistema a circuito aperto quell'insieme di telecamere che, attraverso l'utilizzo di credenziali come indirizzo IP e password, permettono a chiunque di accedere e di vedere da remoto sia le immagini registrate che quelle riprese dalle telecamere in tempo reale.

Quanto durano le telecamere a circuito chiuso?

L'attuale normativa italiana in tema di videosorveglianza fa riferimento al Provvedimento del Garante della Privacy dell'8 aprile 2010. In particolare, il punto 3.4 del Provvedimento stabilisce la durata della conservazione delle immagini registrate, fissando il limite standard a 24 ore, eventualmente estendibili a 48.

Come capire se una telecamera a circuito chiuso è accesa?

Tutto ciò che devi fare, infatti, è verificare se il LED della stessa è acceso o meno. Le webcam (specialmente quelle integrate nei portatili e in alcuni PC fissi), presentano un piccolo LED di colore verde o bianco che, se acceso, indica all'utente che qualche programma sta acquisendo immagini dalla telecamera.

Cosa si intende per circuito chiuso?

Quando l'interruttore è abbassato mette in contatto i capi del filo e la corrente può circolare: si dice che il circuito è chiuso. Se l'interruttore è sollevato e quindi non collega le due estremità libere del filo conduttore la corrente non circola perché il circuito è aperto.

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