VIDEO
Trovate 43 domande correlate
Chi rilascia la ricevuta fiscale?
La ricevuta fiscale è stato il documento fiscale, rilasciato da determinati esercenti (gli artigiani e per alcune specifiche categorie di commercio) al posto del vecchio scontrino fiscale stampato mediante registratore di cassa, in conformità alle normative, quando il cliente non richiedeva esplicitamente la fattura.
A cosa serve la ricevuta non fiscale?
Ricevuta e modello La fattura non fiscale (o fattura proforma) è quindi un documento assimilabile alla classica fattura, ma differisce da quest'ultima per non avere alcun valore fiscale. E' quindi in realtà una ricevuta nella quale si attesta l'ammontare del pagamento.
Chi è esente da scontrino fiscale?
Con il decreto vengono quindi confermati gli esoneri dalla certificazione fiscale attualmente esistenti come: tabaccai, giornalai, venditori di prodotti agricoli e chi presta servizi di telecomunicazione, radiodiffusione e di trasporto pubblico di persone e veicoli.
Quando non si emette scontrino?
La mancata emissione dello scontrino elettronico comporta una sanzione pari al 90% dell'Iva evasa e un minimo di 500 euro.
Cosa succede se si sbaglia uno scontrino?
La normativa prevede la possibilità di fare uno storno parziale dello scontrino, oppure l'annullo totale. Per effettuare tale operazione è necessario avere lo scontino dal quale estrapolare i dati necessari per la procedura. La procedura di annullo può essere effettuata anche nei giorni successivi all'emissione.
Cosa serve per fare la ricevuta fiscale?
inserire la data in cui è stata emessa; inserire il totale del pagamento al lordo dell'IVA; inserire i dati anagrafici: nome, cognome, ragione sociale (qualora prevista), codice fiscale, partita Iva e indirizzo; inserire la prestazione o il prodotto.
Come si registra ricevuta fiscale?
Per compilare correttamente la ricevuta fiscale occorre inserire alcuni dati obbligatori:
un numero univoco e progressivo. la data di emissione. i dati del cliente. i dati dell'emittente. la descrizione, la quantità e la qualità dei beni o servizi. l'aliquota. L'aliquota è proporzional leggi tutto...
Cosa succede se faccio uno scontrino dopo la chiusura?
Se hai commesso un errore durante la chiusura del giorno, non potrai rimediare con una nuova transazione fino a quello successivo. Secondo la normativa fiscale e contabile, il rapporto di fine giornata che presenti degli errori non può essere modificato.
Chi deve firmare la ricevuta?
Il tutto deve essere poi firmato da colui che riceve la somma. Per terminare l'operazione, è opportuno rilasciare la copia originale al richiedente e conservare la copia autoricalcata. Qualora il modulo sia redatto in carta comune, è opportuno effettuare copia fotostatica dello stesso.
Quanto tempo va conservato uno scontrino?
La normativa italiana prevede che gli scontrini e le ricevute fiscali debbano essere conservati per 10 anni. In caso di controlli, infatti, l'azienda è tenuta ad esibire i giustificativi cartacei originali.
Quanto dura lo scontrino?
Scontrini: meglio conservarli per almeno 2 anni così da far valere la garanzia. 5 anni anche per gli scontrini che riguardano farmaci detratti dalla dichiarazione dei redditi.
Cosa succede se il cliente non prende lo scontrino?
L'autore di questa risposta ha richiesto la rimozione di questo contenuto.
Come fare una ricevuta fiscale senza partita IVA?
Prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio: per chi svolge un'attività occasionale che non supera i 5.000 euro all'anno, non è necessario avere una partita IVA. In questo caso, è possibile emettere una ricevuta per prestazione occasionale indicando il proprio nome e cognome e la prestazione svolta.
Quanto si risparmia non facendo lo scontrino?
Ragionando per paradossi, il consumatore che non riceve il rilascio del regolare scontrino, potrebbe esigere uno sconto del 21% sul prezzo della pizza, del gelato, sul noleggio dell'ombrellone e della sdraio, sul chilo di frutta acquistato al mercato.
Cosa rischia chi non fa lo scontrino?
In caso non emettiate lo scontrino sicuramente per dimenticanza ricordate state evadendo le tasse e che la multa in cui potete incorrere equivale al versamento del 100% dell'imposta evasa calcolata sul valore del prezzo di cessione del bene o servizio venduto e comunque per un importo non inferiore ai 516 euro.
Qual è il reddito massimo per non pagare le tasse?
Fino al limite di 4800 euro lordi si è esenti da obblighi di dichiarazione dei redditi, ma solo se non si percepisce altra entrata. Gli eventuali oneri versati in ritenuta diventano credito per il contribuente se l'ammontare delle entrate non supera i 5000 euro. Il prestatore occasionale può avere più committenti.
Cosa succede se si superano i 5000 euro?
Quando si supera la soglia dei 5.000 euro (lordi) di reddito percepito attraverso prestazioni occasionali, scatta l'obbligo contributivo. La soglia dei 5.000 euro non rappresenta il limite annuale da non superare per non aprire la partita iva. Si tratta del limite superato il quale, occorre iscriversi all'INPS.
Come fare una ricevuta di vendita tra privati?
La ricevuta dovrà contenere:
i dati del cedente (nome, cognome, codice fiscale ed eventualmente l'indirizzo); i dati dell'acquirente (nome e cognome nel caso in cui l'acquirente sia un soggetto privato, la ragione sociale nel caso di società); la descrizione del bene venduto; l'importo percepito;
Perché gli scontrini non si buttano nella carta?
Gli scontrini fiscali sono solitamente composti da carte termiche e sostanze che reagiscono al calore e possono generare problemi nelle fasi del riciclo. Ecco perché di norma NON vanno inseriti nei bidoni della carta.
Dove va buttato uno scontrino?
Nella larga maggioranza dei casi, la risposta giusta è nell'indifferenziata. Solo gli scontrini in carta normale vanno infatti nell'apposita raccolta differenziata della carta, mentre quelli in carta termica, ovvero quasi tutti, vanno nell'indifferenziata.