L'uva rappresenta infatti una grande attrattiva per storni, merli, tordi e passeri, i quali, senza le dovute precauzioni, rovineranno immancabilmente il raccolto.
L'uva piace alla volpe (donde Vitis vulpina) e alle pecore (donde forse il Pecorino). Ma anche ai cinghiali, ai caprioli e ai daini, come ben sanno i viticoltori, costretti a recintare i loro vigneti per evitare danni che si fanno sempre più ingenti, specie nelle vicinanze dei boschi.
Per proteggerle dall'attacco massiccio di uccelli e calabroni che vengono attirati dalla loro dolcezza bisogna provvedere per tempo. Già dai primi di agosto è fondamentale proteggere i grappoli, almeno i più grossi e visibili, coprendoli con gli appositi sacchetti di tessuto-non tessuto.
L'ultimo rimedio naturale che consigliamo è quello di allontanare le vespe spruzzando l'uva con sostanze odorose come aceto o vino da tavola. Le sostanze allontaneranno temporaneamente le vespe e vengono lavate via facilmente dalla pioggia, dunque non comprometteranno il sapore dell'uva.
Mettere della naftalina in sacchetti di tela nei vasi del balcone o appenderli sul davanzale permette di liberarsi facilmente di questi uccelli. Il suo forte odore è proprio sgradito ai nostri indesiderati ospiti e anche ai gabbiani. La naftalina dovrà essere sostituita di tanto in tanto, soprattutto se piove spesso.