Quando il lavoro ti porta alla depressione?

Domanda di: Germano Vitali  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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I principali campanelli di allarme della depressione da lavoro sono: l'aumento dei livelli di ansia, il senso di noia per le proprie mansioni e la perdita di interesse, la mancanza di motivazione, l'umore a terra e la tristezza costante, il senso di impotenza ed inutilità, la ridotta capacità decisionale e anche l' ...

Come combattere la depressione lavorativa?

Al di fuori del lavoro, per il trattamento della depressione è spesso raccomandata una combinazione di psicoterapia, farmaci e interventi sullo stile di vita: rivolgersi a un esperto per capire come muoversi. Se si svolge un lavoro sedentario, bisogna muoversi almeno 30-40 minuti al dì per compensare.

Chi soffre di depressione può essere licenziato?

Con la sentenza n. 9647 del 13.04.2021, la Cassazione afferma che è illegittimo il licenziamento irrogato al dipendente che esce di casa durante l'assenza per malattia causata da un disturbo depressivo, dal momento che detta condotta non è incompatibile con la patologia e non pregiudica il recupero dalla stessa.

Chi ha la depressione può lavorare?

La depressione è riconosciuta dalla legge come una qualsiasi altra malattia e, come tale, quando viene accertata dal proprio medico curante e rappresenta un ostacolo alle attività lavorative, dà diritto a un periodo di astensione dal lavoro retribuito.

Quando il lavoro fa ammalare?

Questo fenomeno è noto come burnout, e rappresenta una vera e propria forma di esaurimento, che intacca il fisico tanto quanto la sfera mentale ed emotiva. Le conseguenze del burnout possono essere molto pesanti, partendo da una depressione lieve fino ad arrivare ad autentici attacchi di ansia ricorrenti.

Sindromi da Patologia del Lavoro: mobbing, burnout, straining, workaholism