Psicologia: pigrizia o depressione? Soprattutto nei momenti più difficili della vita la pigrizia può nascondere sintomi depressivi. La condizione di passività, insieme a una profonda spossatezza e la mancanza di motivazione possono trasformare un periodo di apatia nel sintomo di un disagio più profondo.
La discriminante risiede nello stato d'animo con cui si vive la propria passività. Il depresso non sta bene: soffre per la perdita di senso e di energia, vede gli altri che fanno mentre lui si sente fermo, impotente. Il pigro invece non sta male.
Come abbiamo visto, la pigrizia può nascondere diverse problematiche: frustrazione dovuta a un sovraccarico di lavoro e di stress, assenza di gratificazioni, assenza di energia fisica e mentale, paura di sbagliare , scarsa fiducia in se stessi.
La pigrizia patologica cronica può essere un sintomo presente nella psicologia di vari disturbi: ad esempio può essere riscontrata nella depressione e nei disturbi alimentari quali l'obesità. Essere in uno stato di depressione non è adattivo (anzi, al contrario).
Una persona si definisce pigra quando avrebbe la capacità di svolgere un'attività ma tende a non farla a causa dello sforzo che implicherebbe. Quando svolge l'attività in maniera approssimativa oppure si dedica ad altre attività meno faticose o meno noiose o ancora rimane inattiva.