Quando l'intestino non assimila?

Domanda di: Damiano Bellini  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il malassorbimento può essere dovuto a: malattie del tratto gastrointestinale, come celiachia, malattie infiammatorie intestinali, deficit enzimatici della mucosa intestinale. malattie che non riguardano l'intestino, come malattie del pancreas, del fegato o delle vie biliari, tumori dell'apparato digerente.

Come si cura il malassorbimento intestinale?

Data la varietà di cause, la cura per il malassorbimento intestinale varia da caso a caso. Per esempio, per i pazienti celiaci, sarà prescritta una dieta alimentare priva di glutine. Lo squilibrio della flora batterica può trovare rimedio con l'uso di antibiotici e probiotici.

Cosa comporta il malassorbimento intestinale?

Gli effetti che provocano le sostanze non assorbite, specialmente nel malassorbimento globale, comprendono diarrea, steatorrea, gonfiore addominale, e flatulenza. Altri sintomi sono causati dai deficit nutrizionali. I pazienti spesso perdono peso nonostante l'adeguato apporto alimentare.

Cosa fare se non si assimila il cibo?

Possono essere richieste specifiche integrazioni alimentari per colmare deficit nutrizionali, che nei nei casi più gravi andranno eseguite per via venosa (nutrizione parenterale); in presenza di deficit enzimatici può essere utile la supplementazione di enzimi digestivi animali (pancreatina) o vegetali (bromelina e ...

Come sono le feci nel malassorbimento?

Sintomi del malassorbimento

L'inadeguato assorbimento di grassi nel tratto digerente provoca feci dal colore chiaro, molli, voluminose, oleose e dall'odore insolitamente sgradevole (tali feci sono chiamate steatorrea). Le feci possono galleggiare o attaccarsi al water e possono essere eliminate con difficoltà.

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