Quando si fa il Mammotome al seno?

Domanda di: Amedeo Marini  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Solitamente si esegue in seguito a un esame di mammografia che ha evidenziato probabili lesioni o formazioni tumorali oppure a un esame citologico che ha lasciato un certo grado di incertezza sulla diagnosi finale su determinati reperti come aree discorsive e/o microcalcificazioni.

Quando sono pericolose le calcificazioni al seno?

Anche se le calcificazioni mammarie sono di solito non cancerose (benigne), alcuni modelli di calcificazioni, come piccoli raggruppamenti con forme irregolari, possono indicare la presenza di un carcinoma mammario o dei cambiamenti precancerosi nel tessuto del seno.

Quanto riposo dopo Mammotome?

Subito dopo la paziente può tornare a casa e dal giorno seguente potrà riprendere le normali attività. La biopsia stereotassica con Mammotome® è una procedura molto apprezzata dalle pazienti: è meno invasiva rispetto ad una biopsia chirurgica, richiede tempi di recupero minori e provoca cicatrici di lievissima entità.

A cosa serve il Mammotome?

Il Mammotome è una agobiopsia completamente controllata dal computer che permette il prelievo multiplo di tessuto mammario nel caso in cui si sospettino lesioni tumorali per micro calcificazioni o aree di distorsione parenchimale alla mammografia.

Quanto sono pericolose le microcalcificazioni al seno?

Le microcalcificazioni del seno sono un argomento che desta una certa preoccupazione nelle donne. In realtà si tratta di alterazioni generalmente benigne, ma in alcuni casi è indicato compiere ulteriori esami diagnostici per escludere la presenza di patologie più gravi.

Quali sono i sintomi del tumore al seno? (Il quaderno della paziente)