Domanda di: Jelena Villa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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Perde la Cittadinanza Italiana chi, durante lo stato di guerra contro un altro Stato abbia accettato o mantenuto un impiego o carica pubblica oppure vi abbia svolto il servizio militare senza esservi obbligato, o ne abbia acquistato volontariamente la Cittadinanza.
L'ordinamento italiano prevede alcuni casi nei quali la cittadinanza italiana può essere revocata: qualora, a seguito dell'acquisto conseguente ad un provvedimento di adozione, quest'ultima sia revocato per fatto imputabile all'adottato minorenne, salvo che questi abbia un'altra cittadinanza o possa riacquistarla.
A volte la cittadinanza viene concessa a persone immigrate che risiedono in uno Stato da diversi anni; per cambiare la loro cittadinanza sarà necessario fare un giuramento di fedeltà al nuovo Stato e rinunciare alla loro precedente cittadinanza.
Mentre al contrario in alcuni stati in assenza di accordi internazionali come la convenzione di strasburgo del 1963 per la doppia cittadinanza si perde infine automaticamente la cittadinanza di origine acquisendone quella di residenza avendone fatta domanda.
La legge italiana riconosce la possibilità di essere cittadini di più stati. Ovvero è riconosciuto il diritto di avere la doppia o la plurima cittadinanza. Questo vale sia per i cittadini italiani che si trasferiscono all'estero in modo stabile, e vogliono ottenere anche la cittadinanza del paese in cui vivono.