Appena terminata la seduta e dopo le prime ore il tatuaggio è generalmente arrossato e gonfio. La pelle può inoltre risultare irritata e dolorante per alcuni giorni. Se la procedura per la cura del tatuaggio viene seguita scrupolosamente, è molto raro che si sviluppino casi di infezione o reazione allergica.
Se invece il tatuaggio è ancora nella fase di guarigione e sviluppa un rigonfiamento, rivolgetevi subito al vostro tatuatore perché potrebbe essere un principio di infezione! In ogni caso un pò di rigonfiamento o prurito non devono essere motivo per cui preoccuparsi troppo.
Come capire se un tatuaggio sta facendo infezione?
Un'infezione al tatuaggio deve essere invece sospettata quando il rossore, il dolore e il gonfiore, anziché diminuire aumentano dopo qualche giorno o settimana dall'esecuzione del tattoo, soprattutto se si osserva anche la formazione di vesciche ripiene di liquido o pus lungo il tratto del tatuaggio.
ASPETTATEVI CROSTE E PRURITO: Le croste sono uno strato protettivo che copre una ferita, quindi anche il vostro tatuaggio. Tengono lontani batteri e germi. Se si formano delle croste, è un segno che il pezzo sta guarendo correttamente e il vostro corpo sta facendo il possibile per auto-ripararsi.
Bisogna considerare che il tatuaggio per il nostro corpo, è tutti gli effetti una ferita, e il sudore invece un liquido di uscita del nostro corpo, quindi pieno di germi e tossine. È indicato quindi attendere una settimana per tornare alla propria attività sportiva.