Quanto si vive con la setticemia?

Domanda di: Dott. Sabatino Gentile  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Nelle condizioni più favorevoli per lo sviluppo della malattia, si manifesta il quadro tipico della setticemia emorragica a decorso iperacuto con temperatura elevatissima, con manifestazioni generali imponenti e morte in 12-24-36 ore.

Cosa succede quando si va in setticemia?

Quando la risposta del sistema immunitario per eliminare l'infezione si espande, provocando la comparsa di una risposta infiammatoria diffusa all'intero organismo, si parla di sepsi. Questa patologia può portare alla formazione di coaguli di sangue, che possono dare origine a veri e propri trombi.

Quanto tempo ci vuole per curare la setticemia?

Per la sepsi, si raccomanda di iniziare la terapia fin dai primissimi sintomi, e di associare, eventualmente, un farmaco aminoglicoside. Assumere 1,5 g di farmaco per via endovenosa, ogni 6-8 ore. Proseguire la terapia per 2-3 settimane, nel pieno rispetto delle indicazioni dettate dal medico.

Quanto è grave la setticemia?

La setticemia può avere conseguenze molto gravi, soprattutto in caso sia stata diagnosticata una sepsi severa. Le ripercussioni interessano tutti gli organi vitali, perché maggiore è l'infiammazione, minore è l'irrorazione di sangue in tutto il corpo.

Come viene la setticemia sintomi?

Per arrivare alla diagnosi di shock settico, il paziente deve soffrire dei sintomi della setticemia o sepsi grave (in particolare confusione, disorientamento, diarrea, nausea e/o vomito e pelle fredda e pallida), unita a una pressione estremamente bassa e che non risponde più a eventuali trattamenti.

Setticemia, prevenzione e diagnosi. Intervista al prof. Gabriele Sganga