Quanto si vive dopo un trapianto di midollo osseo?

Domanda di: Dott. Ortensia Fabbri  |  Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2023
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Dopo il trapianto la sopravvivenza è in genere molto elevata e si aggira intorno al 90% ad 1 anno, le sopravvivenze più alte si ottengono nei bambini.

Cosa succede dopo il trapianto di midollo osseo?

Che cosa succede dopo il trapianto? Dopo essere entrate in circolo le cellule staminali raggiungono il midollo osseo, dove iniziano a produrre nuovi globuli bianchi, globuli rossi e piastrine in un processo noto come “innesto”. L'innesto di solito si verifica entro due, quattro settimane dal trapianto.

Quanto si vive dopo un trapianto?

Il tasso di sopravvivenza per i trapiantati da donatore deceduto va dal 97,3% a un anno dall'intervento fino all'82,9% a 10 anni, mentre per chi ha ricevuto un rene da donatore vivente la percentuale di sopravvivenza a un anno è del 98,8% e scende a 91,7% a 10 anni.

Perché la leucemia può tornare?

Recenti studi [1],[2],[3] hanno dimostrato come, a seguito del trapianto, le cellule leucemiche sviluppino delle mutazioni per “nascondersi” e sfuggire al sistema immunitario appena trapiantato, che cerca di distruggerle: tali variazioni genetiche ed epigenetiche sono la causa della recidiva nei pazienti.

Cosa succede dopo il trapianto?

Dopo il trapianto, in media i pazienti rimangono in ospedale per due-quattro settimane, dove i controlli rigorosi permettono di ottimizzare le dosi dei medicamenti (immunosoppressori), di identificare precocemente reazioni di rigetto e infezioni, e di sorvegliare il funzionamento dell'organo trapiantato.

Prospettive di vita dopo un trapianto di midollo