Un terremoto si manifesta con una scossa principale, seguita da scosse di assestamento o repliche, in genere di debole intensità ma che possono provocare gravi danni agli edifici già lesionati dalla scossa principale. La durata delle scosse è sempre di pochi secondi.
Colonne di fuoco, globi di luce, nuvole in fiamme, lampi improvvisi: sono le cosiddette luci sismiche, ossia bagliori che appaiono prima e durante le scosse sismiche più violente, presumibilmente prodotti da alterazioni elettromagnetiche generate dalle tensioni che si scaricano nell'ambiente.
A causa del costante movimento delle placche tettoniche, enormi sforzi si accumulano continuamente nelle masse rocciose su entrambi i lati della frattura. Quando gli sforzi raggiungono un livello critico, si scaricano sotto forma di un improvviso movimento a scatti.
Si tratta di onde acustiche (percepite generalmente in prossimità dell'epicentro) generate a loro volta dalle onde che viaggiano nella terra: il terreno si comporta come un enorme altoparlante che si muove sotto i nostri piedi trasferendo le vibrazioni all'aria.
Cosa significano tante piccole scosse di terremoto?
Lo sciame sismico è un fenomeno caratterizzato da più scosse di terremoto, solitamente di lieve intensità, che si verificano in un breve periodo di tempo (circa qualche mese) sempre in una determinata zona. Normalmente gli sciami sismici caratterizzati da scosse di forte intesità sono una percentuale.