Si chiama REACH, il Regolamento europeo N. 1907/2006 che da Gennaio 2022 ha messo al bando circa 4000 sostanze chimiche contenute nei colori per tatuaggi.
La confusione, come capita spesso, è stata tanta. Gran parte delle testate giornalistiche hanno riportato titoli strillo come “Addio ai tatuaggi colorati”. Ma è davvero così? Tutti i colori per tatuaggi sono stati vietati? Oppure solo alcuni? Facciamo un po’ di chiarezza.
Il regolamento in questione, il regolamento n. 1907/2006 è consultabile in lingua italiana a questo link.
In senso generale, questo regolamento è stato formulato con lo scopo di uniformare gli standard produttivi e d’etichettatura dei colori per tatuaggi, vietando l’uso di sostanze chimiche che sono state considerate potenzialmente dannose per la salute umana.
Le sostanze chimiche vietate
Tra queste sostanze vietate dal REACH ci sono pigmenti insostituibili, come il Pigment Green 7 e il Pigment Blue 15:3, e l’alcool isopropanolo.
Cosa significa esattamente?
Togliere il blu e il verde dalla palette di colori dei tatuatori significa rinunciare ad un’ampissima gamma di colori…quasi tutti, in realtà!
E che dire dell’alcool isopropanolo o isopropilico?
L’alcool isopropilico è un componente comune in molti prodotti che usiamo ogni giorno, magari senza farci caso. Lo si trova in molti disinfettanti (come quello che usano nelle strutture ospedaliere prima di fare un’iniezione) e detergenti, anche su alcune salviette igienizzanti. Lo si trova inoltre nella stragrande maggioranza dei colori per tatuaggi. È considerato un alcool delicato, tuttavia può essere irritante per gli occhi, motivo per cui è stato inserito tra le sostanze nocive del REACH.
Cosa comporta il REACH per l’industria del tatuaggio?
Il REACH ha vietato alcune sostanze chimiche potenzialmente pericolose, non tutti i colori per tatuaggi di per sé. All’atto pratico, le sostanze vietate dal REACH sono così comuni e trasversali alle varie formulazioni presenti sul mercato, che questo nuovo regolamento ha messo in serissima difficoltà l’intero settore.
I tatuatori europei si son visti ridurre del 90% la palette colori a disposizione, se non il 100%.
Le case produttrici di colori per tatuaggi hanno dovuto interrompere la distribuzione dei colori usati fino a dicembre 2021 e creare delle nuove formulazioni che fossero in linea con la REACH.
Da Gennaio 2022, i tatuatori che vogliono attenersi alla legge devono utilizzare colori conformi alla REACH.
Molte case produttrici han fatto il possibile per immettere sul mercato delle nuove formulazioni in tempi relativamente da record, ma le domande che sorgono spontanee sono molte:
- sono colori per tatuaggio validi come quelli usati in precedenza?
- i tatuaggi vengono bene con i nuovi colori? Rimangono vividi nel tempo?
- i colori per tattoo utilizzati fino al 2021 sono stati testati per decenni…queste nuove formulazioni sono state testate abbastanza?
- con quali sostanze sono state rimpiazzate quelle potenzialmente nocive?
Per compensare la mancanza di alcune sostanze vietate dal regolamento infatti, alcune case produttrici hanno aumentato la quantità di nichel, un metallo che però può causare forti reazioni allergiche nelle persone sensibili.
I tatuatori che hanno provato le nuove formulazioni non sono sempre soddisfatti e notano delle differenze considerevoli in termini di vividezza del colore, di facilità d’applicazione e, addirittura, nel modo in cui il colore sedimenta nella pelle nel medio-lungo termine.
Inutile dire che il mondo dei tatuatori si è ribellato, avviando una petizione presso la corte europea chiamata “Save the Pigments” (puoi trovarla qui).
La petizione “Save the Pigments” avviata dai due tatuatori Erich Mähnert e Michl Dirks, pur riconoscendo l’importanza di salvaguardare la salute di consumatori e operatori, sottolinea le tante criticità di questo provvedimento, tra cui la mancanza di sufficienti prove scientifiche a supporto di un regolamento così incisivo e penalizzante su un’intera industria di artisti e produttori.
Il REACH salvaguarda davvero la salute dei consumatori?
Uno dei punti della petizione di Erich Mähnert e Michl Dirks merita particolare attenzione.
Il Reach salvaguarda davvero i consumatori europei?
Molti consumatori vorranno continuare ad avere tatuaggi dai colori vivaci e sgargianti, senza rinunciare a nessuna sfumatura.
Vietare una categoria di prodotti il cui uso è consolidato da molti anni senza proporre valide alternative, in un mercato che da anni registra una domanda crescente come quello dei tatuaggi, rischia di incoraggiare la circolazione non controllata di prodotti seriamente dannosi o non certificati. Alcuni potrebbero rivolgersi anche a tatuatori non certificati, che ottengono i loro prodotti da fonti non autorevoli o in modo illecito da paesi extra-UE.
Ok, ma se voglio un tatuaggio colorato cosa devo fare?
La regola numero uno è sempre la stessa: rivolgiti solo e unicamente a tatuatori professionisti e in possesso di certificazione.
Discuti col tuo tatuatore (professionista e in possesso di certificazione, meglio ripeterlo) del progetto che vuoi realizzare e fagli tutte le domande che ritieni opportune in merito ai colori che vorresti/vorrebbe utilizzare.
Non dimenticare assolutamente di fargli sapere se hai allergie al nichel, a farmaci o ad altre sostanze.
Probabilmente ci saranno ulteriori aggiornamenti in futuro sul REACH e non sempre i testi di questi regolamenti sono chiari e cristallini per tutti, quindi non vergognarti mai di chiedere informazioni all’artista che ti tatuerà.