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I tatuaggi giapponesi sono un sempre-verde che non passa mai di moda: sono colorati, con uno stile distintivo e orientaleggiante al cui fascino è difficile resistere. Benché possano essere realizzati con le macchinette per tatuaggio, i tatuaggi tradizionali giapponesi sono realizzati con una tecnica che si chiama tebori.
Cosa sono i tatuaggi tebori e qual è la differenza coi tatuaggi realizzati a macchinetta? La parola Tebori deriva dall’unione di due termini giapponesi che significano “mano” (te) e “incidere” (hori o horu) e consiste nella realizzazione di tatuaggi a mano, tramite l’utilizzo di una stecca di bambù con alle estremità degli aghi d’acciaio o titanio (quindi sterilizzabili) disposti in file più o meno sottili a seconda della necessità.
Rispetto ai tatuaggi con macchinetta (kikaibori in giapponese), i tatuaggi realizzati con tecnica tebori hanno il vantaggio di riuscire a creare sottili gradazioni di colore che, benché richiedano molto più tempo, sono molto difficili da ottenere con una macchinetta.
I tatuaggi tebori sono vere e proprie opere d’arte, composte da vari livelli e disegni che servono a comporre il design finale. Se sei quindi interessato a regalarti un tatuaggio tradizionale tebori, devi sapere che ci sono termini con cui l’artista chiama i diversi elementi o design della tradizione, tra cui:
• Bokashi: è una sfumatura nera gradiente che viene spesso utilizzata per le nuvole o delle scie decorative
• Kakushi-bori: è un termine che serve a descrivere i disegni vicino all’ascella o in punti nascosti del corpo. Si riferisce anche a parole o numeri nascosti tra i petali dei fiori
• Kebori: è la parola che si usa per le linee molto sottili, utilizzate ad esempio per disegnare i capelli
• Keshow-bori: immagini secondarie a supporto del disegno principale
• Nijuw-bori: quando un artista deve tatuare un personaggio della tradizione tebori che è a sua volta tatuato, i tatuaggi del personaggio devono essere riportati fedelmente dall’artista sul corpo del cliente
• Nuki-bori: un disegno principale senza disegni secondari (Keshow-bori)
• Suji-bori: è l’outline, vale a dire i bordi o contorni del disegno
Tra le figure mitologiche e non che vengono scelte più spesso per i tatuaggi tradizionali giapponesi ci sono i draghi, i qilin (una specie di drago cinese), le karpe koi, tigri, serpenti, fiori di loto e peonie, crisantemi, rami di bamboo, Buddha, nuvole e onde.