A cosa serve l indaco?

Domanda di: Dr. Gregorio Rossi  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Indaco estratto da foglie della pianta dell'indigofera tinctoria. Si usa da sempre per tingere i tessuti, affascinando chiunque provi la profondità del blu che riesce a dare. Trova impiego anche nelle belle arti in miniature su carta o in generale nelle pittura a base acqua (tempere e acquerelli).

Cosa rappresenta l indaco?

Il colore indaco, una particolare cromia a metà tra l'azzurro e il viola, è simbolo di spiritualità e risveglio interiore. Tinta dalle origini antichissime, ha un forte potere rilassante e, negli arredi di casa, permette di realizzare infiniti abbinamenti giocando con le sue sfumature che vanno dal blu al viola indaco.

Perché si chiama indaco?

Etimologia. Il colore indaco prende il nome dal colorante indaco derivato dalla pianta Indigofera tinctoria e specie affini.

Come tingere con l indaco?

Immergete la fibra da tingere (precedentemente sciacquata con sapone neutro) nel bagno di colore, avendo cura che venga completamente sommersa dal bagno di tintura. Non agitate eccessivamente la fibra nel bagno così da evitare che si formino bolle d'aria. Il tempo di immersione nel bagno è di 5 minuti.

Come usare la polvere di indaco?

L'ossido di indaco ha un'elevata purezza di colore e può essere utilizzato per colorare carta, plastica, inchiostro o altri rivestimenti, poiché è resistente al sanguinamento. Allo stesso modo, questo materiale è stabile alla luce del sole. Non sbiadisce e si comporta bene nelle applicazioni esterne.

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