Domanda di: Eriberto Longo | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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La densità di frequenza costituisce una misura del numero di unità statistiche che presentano modalità di un certo carattere incluse all'interno di una determinata classe in relazione all'ampiezza di tale classe.
La distribuzione di frequenza è una organizzazione dei dati in forma tabellare tale che ad ogni modalità della variabile X si fa corrispondere la rispettiva frequenza. In altre parole, la distribuzione di frequenza esplicita quante volte una determinata modalità si presenta nel collettivo oggetto di studio.
La frequenza relativa si definisce come rapporto tra la frequenza assoluta e la numerosità della popolazione o del campione statistico. Si osservi che la somma di tutte le frequenze relative di un carattere è uguale ad uno. La frequenza percentuale è uguale al prodotto della frequenza relativa moltiplicata per 100.
Il computo delle frequenze cumulate è utile nel calcolo della mediana. Un sinonimo (forse più utilizzato) di frequenza cumulata relativa è il cosiddetto quantile. In probabilità la frequenza cumulata (relativa) di una variabile aleatoria è detta funzione di ripartizione.
La frequenza indica quante unità statistiche sono presenti all'interno della classe. La densità invece data dal rapporto tra la frequenza (assoluta o relativa) e l'ampiezza della classe. Tale rapporto è interpretabile come il grado di addensamento delle frequenze nel corrispondente intervallo di valori.