Che cosa è la bioetica e dove è nata?

Domanda di: Dr. Nicoletta Palmieri  |  Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2023
Valutazione: 4.6/5 (55 voti)

La bioetica è un nuovo campo di ricerca e di riflessione, sorto negli anni Settanta del Novecento, che si propone di studiare i complessi problemi morali, sociali e giuridici sollevati dagli sviluppi delle scienze della vita: la biologia, la medicina, l'ecologia, l'etologia.

Cos'è la bioetica in breve?

La bioetica (dal greco antico ἔθος (o ήθος), "èthos", carattere o comportamento, costume, consuetudine, e βίος, "bìos", vita) è una disciplina che si occupa delle questioni morali legate alla ricerca biologica e alla medicina.

Chi è il fondatore della bioetica?

È convenzionalmente accettato che la parola ‛bioetica' sia stata introdotta da un oncologo dell'Università del Wisconsin, Van Rensselaer Potter, nel 1971.

Perché è importante la bioetica?

La scienza determina metodologie di ricerca e opportunità terapeutiche che possono suscitare grandi speranze di guarigione nelle persone malate e grandi attese tra i cittadini rispetto alla possibilità di sconfiggere malattie ritenute fino ad oggi “invincibili”.

Quali sono i due principi di base della bioetica?

Principio di beneficialità. Comprende in realtà due nozioni: a) non maleficità: è il primum non nocere, cioè non arrecare danni; b) beneficialità, secondo la quale si deve promuovere il bene, minimizzare i rischi e massimizzare i benefici.

Modifica del DNA e gene editing: rischi e benefici