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Che cosa prevedono le clausole elastiche di un contratto part-time?
le clausole elastiche prevedono la possibilità di aumentare il numero delle ore della prestazione di lavoro rispetto a quanto fissato originariamente e possono essere previste nei rapporti part-time di tipo verticale o misto.
Quando il datore di lavoro può cambiare l'orario?
L'orario di lavoro a tempo pieno può essere modificato dal datore di lavoro in base alle sue esigenze senza che sia necessario il consenso del lavoratore, consenso che invece lei ha addirittura prestato mostrandosi del tutto favorevole a detta modifica.
Quante sono le ore massime per un part-time?
Il part-time invece, prevede un numero inferiore, che varia dalle 20 alle 36 ore settimanali. Il modo in cui sono distribuite dipende dall'accordo tra datore e dipendente. La retribuzione.
Chi è in part-time può fare straordinari?
Lavoro part-time Nel rapporto di lavoro a tempo parziale è – a seguito dell'abolizione della distinzione tra part-time orizzontale, verticale e misto – sempre consentito lo svolgimento del lavoro straordinario oltre il normale orario di lavoro legale o contrattuale.
Chi decide l'orario di lavoro nel part-time?
La sua retribuzione oraria è la stessa di un contratto a tempo pieno. Ma, ovviamente, lo stipendio sarà inferiore perché minori sono le ore lavorate. Chi decide i giorni nel part-time verticale? La decisione è sempre frutto dell'accordo tra il dipendente e il datore di lavoro.
Quante domeniche consecutive si possono lavorare?
I lavoratori con contratto part-time ed i lavoratori per i quali la domenica è un giorno lavorativo nel contratto di lavoro possono essere adibiti al lavoro domenicale, retribuito con maggiorazione, senza alcun limite in termini di domeniche lavorate.
Quanto costa al datore di lavoro un dipendente part-time?
Dato che la retribuzione nel part time è per forza inferiore a quella del full time per la stessa mansione, anche il montante contributivo è più basso, perché viene calcolato in percentuale ed equivale al 31% della retribuzione percepita.
Quanto diminuisce lo stipendio da full time a part-time?
Il lavoratore part-time ha infatti diritto alla stessa retribuzione oraria del lavoratore a tempo pieno, quindi la stessa paga oraria. Quindi lo stipendio del lavoratore part-time è inferiore per effetto del minor numero di ore lavorate, ma resta equivalente in termini di paga oraria spettante.
Quando ci si può rifiutare di fare straordinari?
Ad ogni modo, il dipendente può sempre rifiutare lo straordinario nelle seguenti ipotesi: qualora sussista un giustificato e comprovato motivo che impedisca la prestazione; se il potere del datore di lavoro non è stato esercitato secondo correttezza e buona fede; se si tratta di un lavoratore studente (art.
Quando il datore di lavoro non può rifiutare il part time?
81/2015, disciplina i casi nei quali il lavoratore ha la possibilità di far valere un vero e proprio diritto alla trasformazione del rapporto da full-time a part-time: – quando è affetto da patologie oncologiche; – quando è affetto da gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti.
Che differenza c'è tra ore supplementari e ore straordinarie?
Che differenza c'è tra lavoro straordinario e ore supplementari? Per lavoro straordinario s'intende la durata del lavoro che supera la durata massima del lavoro ai sensi della legge sul lavoro (le ore supplementari sono invece quelle che superano la durata del lavoro convenuta contrattualmente)2.
Quante ore di straordinario può fare un lavoratore part-time?
14 del CCNL dell'1.4.1999 ed all'art. 38 del CCNL del 14.9.2000. Pertanto il tetto massimo di 180 ore di prestazioni di lavoro straordinario è applicabile anche ai lavoratori a tempo parziale.
Quante ore di lavoro straordinario si possono fare in un mese?
Il tetto massimo di ore di straordinario 66/2003 stabilisce un massimo di 48 ore di lavoro alla settimana e 250 ore di straordinario all'anno. Anche alcuni CCNL stabiliscono dei limiti. Per le aziende che richiedano ai propri dipendenti di superare queste soglie, sono previste sanzioni.
Perché il part-time costa di più all'azienda?
Il part-time potrebbe anche essere associato a maggiori costi. È ampiamente riconosciuto che impiegare lavoratori part-time aumenta i costi fissi del lavoro, cioè quelli non legati al numero di ore lavorate ma al numero di lavoratori (per esempio, costi di reclutamento e formazione).
Quanto guadagna un part-time 30 ore settimanali?
Se invece il contratto part time prevede 30 ore settimanali, in un settore in cui un lavoratore allo stesso livello e inquadramento riceve 1.950 euro lordi mensili, potrà aspettarsi uno stipendio di circa 1.460 euro.
Quanto è pagato un part-time di 30 ore?
(1.802,40 * 30 ore part-time settimanali) / 40 ore settimanali per un dipendente a tempo pieno cui si applica lo stesso CCNL = 1.351,80. Lo stesso risultato si ottiene in questo modo: 30 ore part-time / 40 orario a tempo pieno = 0,75. A questo punto si moltiplica 1.802,40 * 0,75 = 1.351,80 euro.
Come rifiutare un cambio turno di lavoro?
Tuttavia, è importante sottolineare che, in ogni caso, il dipendente non può opporsi alla decisione presa. Deve accettare il cambio di turno e solo successivamente può agire rivolgendosi al proprio sindacato per avviare una causa legale contro il datore di lavoro.
Quanto tempo prima il datore di lavoro può cambiare il turno?
Infatti, al fine di garantire il rispetto di diritti personali del lavoratore, in merito alla gestione del proprio tempo libero, tutelata dall'articolo 32 della Costituzione, il datore di lavoro deve fornire il cambio della turnazione almeno 24 ore prima dell'inizio della prestazione richiesta.
Cosa dice la legge sui turni di lavoro?
Ciascun lavoratore ha diritto ad 11 ore di riposo consecutive tra due turni di lavoro nell'arco delle 24 ore. La durata media del lavoro notturno nelle 24 ore ed il successivo periodo di riposo non può superare le 8 ore.