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Quanti livelli ha il curricolo?
Il curricolo è composto di tre livelli: 1. Una parte prescrittiva, con le attività e le discipline fondamentali, il monte ore annuale da dedicavi, gli obiettivi e gli standard d'apprendimento determinati a livello nazionale; 2.
Cos'è il curricolo scolastico secondo le Indicazioni Nazionali?
Il curricolo organizza e descrive l'intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali.
Qual è la differenza tra curricolo verticale e orizzontale?
La linea verticale esprime l'esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l'intero arco della vita scolastica; quella orizzontale indica la necessità di un'attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni educative a vario titolo: la famiglia in primo luogo.
Come si fa un curricolo verticale?
Costruire il curricolo verticale
Conoscere le competenze chiave europee. Definire operativamente i processi atti a raggiungere traguardi e obiettivi generali dell'apprendimento. Definire gli indicatori dell'agire con competenza. Acquisire familiarità con il modello R-I- Z-A.
Cosa sono le soft skills a scuola?
Le soft skills, (o competenze trasversali), sono capacità intrinseche all'allievo, qualità e conoscenze personali che caratterizzano l'essere umano, chiamano in causa gli aspetti della personalità e quella che viene definita l'intelligenza emotiva, perché aiutano a comunicare le emozioni.
Chi redige curricolo?
“La scuola predispone il Curricolo, all'interno del Piano dell'offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni”. Spetterebbe alle Scuole quindi predisporre un proprio “curricolo”.
Quale legge introduce il curricolo?
Dal punto di vista normativo, per l'elaborazione del Curricolo nella scuola del Primo ciclo, il documento fondamentale è il DM 254/2012 (“Indicazioni nazionali per Infanzia e Primo Ciclo”), che si riporta di seguito: DM-254-2012.
Chi ha introdotto il concetto di curricolo?
Il concetto di curricolo ha origini lontane. Nel 1902 John Devey pubblica The child and the curriculum, introducendo per la prima volta il termine e collegandolo a un'ottica in cui il “sapere” dell'allievo è connesso al “fare”.
A cosa servono le Indicazioni nazionali?
Con le Indicazioni nazionali s'intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza.
Qual è il curricolo d'Istituto?
Il curricolo di Istituto è espressione della libertà d'insegnamento e dell'autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l'identità dell'Istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l'innovazione educativa.
Quando si parla di curricolo?
In breve, con il termine curricolo si intende il percorso organicamente progettato e realizzato dagli insegnanti al fine di far conseguire agli alunni i traguardi previsti (Scurati, 2002, p. 45).
Cosa vuol dire curricula?
Curriculum (più raramente curricolo, plurale: comunemente indeclinato, curriculum) nel campo dell'istruzione indica l'insieme dei corsi e dei loro contenuti, offerti da una istituzione quale una scuola o un'università. È una parola latina acquisita nella lingua italiana, derivata da currere, "correre".
Cos'è il piano triennale dell'offerta formativa?
Contenuti del PTOF Il PTOF, in relazione alle linee d'indirizzo emanate dal Dirigente scolastico, esplicita la programmazione curriculare, extracurricolare, educativa e organizzativa oltre alla programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e A.T.A.
Che cosa è la valutazione formativa?
Si tratta di una valutazione personale e non comparativa. Misurare i risultati raggiunti dallo studente in relazione a un obiettivo formativo: promozione, passaggio di corso, livelli successivi di apprendimento. Una valutazione formativa non prevede tanto voti quanto dei feedback qualitativi.
Che differenza ce tra Indicazioni nazionali e Linee guida?
Per quanto riguarda gli istituti professionali e gli istituti tecnici sono state emanate delle linee guida, mentre, per quanto riguarda i licei abbiamo le indicazioni nazionali.
Qual è la differenza tra Sillabo e curricolo?
Il curricolo dunque, supporta il docente nel complesso compito di selezione e graduazione dei contenuti linguistici. Con il termine sillabo indichiamo “quella parte dell'attività curricolare che si riferisce alla specificazione e alla graduazione dei contenuti d'insegnamento.
Cosa dice la legge 59 del 2004?
59 del 2004, innovando rispetto al dettato della legge, ha previsto nella scuola primaria l'alfabetizzazione nella lingua inglese (art . 5), mentre per la scuola secondaria di primo grado (art. 9) ha confermato il disposto della legge prevedendo l'insegnamento di una seconda lingua comunitaria.
Qual è la differenza tra obiettivi e traguardi?
Cosa si intende per traguardi ed obiettivi? I traguardi sono risultati qualitativi oggettivamente verificabili nell'ambito dell'attuazione degli interventi. Gli obiettivi sono risultati quantitativi e concreti oggettivamente misurabili nell'ambito dell'attuazione degli interventi.
Cosa sono i traguardi di apprendimento?
I Traguardi per lo sviluppo delle competenze indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'allievo. Essi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese.
Quando è nato il curricolo?
In Italia, si dovrà aspettare il 2000 per sentir parlare per la prima volta di “curricolo”: precisamente, grazie il Decreto Ministeriale 234 del 26 giugno di quell'anno, intitolato “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”.