I o i è la nona lettera dell'alfabeto italiano e latino. Nella sua forma maiuscola, il simbolo può anche rappresentare la lettera iota dell'alfabeto greco o la vocale quasi anteriore quasi chiusa non arrotondata nell'alfabeto fonetico internazionale.
l dittongo è dato dall'unione di due vocali che si pronunciano in un'unica emissione di voce. Può derivare dall'incontro di due vocali deboli I, U con accento sulla ù, ad esempio piùme, fiùme; oppure dall'incontro di due vocali, una debole I, U e una forte A, E, O con l'accento sulla forte, ad esempio: fiàmma, fièno.
Definizione. Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa.
Si ha dittongo quando una vocale forte si unisce a una debole, una vocale debole si unisce a una forte o due vocali deboli si uniscono tra loro. Si ha iato, invece, quando due vocali vengono pronunciate separatamente.
D'altro canto, un dittongo è l'incontro di due vocali nella stessa sillaba, per l'esattezza una vocale chiusa e una vocale aperta. Si parla di dittongo, tuttavia, anche quando nella stessa sillaba troviamo due vocali chiuse. A loro volta, i dittonghi possono essere discendenti o ascendenti.
Il dittongo (dal greco dìphthongos 'suono doppio') è un gruppo di due vocali consecutive all'interno di una stessa sillaba. Una delle due vocali è sempre o una i o una u, corrispondente – a seconda della posizione nel gruppo – a una ➔semiconsonante o a una ➔semivocale.