Che cos'è la ptosi palpebrale?

Domanda di: Dr. Serse Pagano  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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Con l'espressione ptosi palpebrale si indica una situazione caratterizzata da un abbassamento della palpebra superiore che, in condizioni normali, lambisce il bordo superiore della cornea. Come spiega il Dott. Gianpaolo Gatta, Responsabile dell'U.O. di Oculistica dell'Istituto Clinico S.

A cosa è dovuta la ptosi palpebrale?

La ptosi palpebrale è la caduta di una o di entrambe le palpebre superiori dell'occhio. Può verificarsi in pazienti di tutte le età sia a causa di una debolezza muscolare, sia per un difetto del muscolo elevatore, dovuti, a loro volta, a lesioni o a danni neurologici.

Come risolvere la ptosi palpebrale?

La scelta migliore anche per i casi più lievi rimane sempre la via chirurgica: mediante un intervento mini invasivo transcongiuntivale, ovvero senza cicatrici cutanee esterne, il medico oculoplastico è in grado di risolvere il problema definitivamente, raggiungendo un grande risultato estetico.

Chi cura la ptosi palpebrale?

Il medico specialista che si occupa del disturbo è l'oftalmologo che, mediante anamnesi ed esame clinico, stabilisce le cause alla base della ptosi e ne imposta il trattamento, tipicamente chirurgico.

Quando si abbassa la palpebra dell'occhio?

Si definisce ptosi palpebrale l'abbassamento di una o entrambe le palpebre superiori. Può essere completa, quando l'occhio è chiuso o incompleta quando è conservata ancorché ridotta l'apertura delle palpebre; può essere simmetrica o, più frequentemente, asimmetrica, variando il grado di severità.

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