Che cos'è l'immaginazione in psicologia?

Domanda di: Dr. Lamberto Moretti  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Nel linguaggio psicologico, immaginazione indica una particolare forma di pensiero che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un dato sensoriale presente o passato, legata a un determinato stato affettivo e, spesso, orientata attorno a un tema.

Come funziona l'immaginazione?

La mente immaginale, dunque, permette di elaborare informazioni visive attraverso una serie di elaborazioni neurotrasmettitoriali che generano, come prodotto finale, configurazioni neuro-mentali, più o meno complesse, caratterizzate dalla presenza di singole immagini mentali.

Perché l'immaginazione è importante?

Nella scienza, l'immaginazione ha un ruolo produttivo: aiuta a risolvere problemi, a interpretare dati, a progettare ricerche e a formulare ipotesi, e a conquistare nuove conoscenze. È, quella scientifica, un'immaginazione che si dà dei vincoli più o meno stringenti in relazione agli obiettivi posti.

Che potere ha l'immaginazione?

E' proprio l'immaginazione che contribuisce a modificare il nostro cervello (come tutte le esperienze che facciamo). Si ha, infatti, una attivazione neuronale che stimola la produzione di mielina che rafforza le connessioni neuronali. Immaginare e percepire una realtà diversa ci permette di renderla più concreta.

Dove nasce l'immaginazione?

Scoperta nel cervello la sede dell'immaginazione: abita nelle cellule a griglia, i neuroni 'Gps' che funzionano come un sistema interno di coordinate in grado di orientarci come un navigatore mentre ci muoviamo nello spazio circostante.

A cosa serve l'immaginazione?