Che differenza c'è tra olio di lino e olio paglierino?

Domanda di: Soriana Coppola  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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L'olio paglierino, a differenza dell'olio di lino cotto, non è filmogeno (non forma una patina sulle superfici trattate dopo l'essiccazione) ed è quindi ideale nel restauro dei mobili antichi. Penetra nelle fibre del legno ravvivandone le colorazioni e conferendo al legno tonalità calde e piacevoli.

Per cosa si usa l'olio paglierino?

L'olio paglierino è un olio di colore giallo chiaro, paglierino, di origine vegetale o sintetica, trasparente ed adatto per lucidare e nutrire i mobili, le suppellettili, le perlinature, le porte ed ogni altro serramento purché di legno posto all'interno. Infatti penetra facilmente nelle fibre del legno e le ravviva.

A cosa serve l'olio di lino sul legno?

L'olio di lino cotto grazie alle sue capacità siccative viene utilizzato come finitura naturale sia per legni da interni che da esterni, grazie alla sua caratteristica di penetrare nelle fibre del legno rendendolo impermeabile e allo stesso tempo creando un effetto brillante che lascia visibili le venature del legno.

Quale olio per nutrire il legno?

Gli oli più indicati per la finitura del legno sono appunto quelli siccativi di origine vegetale, in particolare l'olio di lino, sia cotto che crudo, oppure quello di tung e il paglierino.

Cosa usare al posto dell'olio paglierino?

Olio di lino per legno crudo e cotto

L'olio di lino crudo è un ottimo impregnante, come il paglierino penetra a fondo nelle fibre donando loro brillantezza e morbide sfumature.

Olio per legno - Quale scegliere e come usarlo (1D2)