Che differenza c'è tra tutore e protutore?

Domanda di: Noah Caputo  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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La legge prevede che il tutore sia: - nominato e coordinato nell'esercizio delle sue delicate funzioni, dal giudice tutelare; - affiancato dal protutore, che ha l'incarico di sostituirlo nei casi di sua assenza o impedimento.

Cosa può fare il protutore?

Il Giudice Tutelare può nominare, oltre al tutore, un protutore con funzione di rappresentare l'interdetto in caso di conflitto di interessi di quest'ultimo con il tutore. Il protutore può inoltre sostituire il tutore per gli atti urgenti qualora questi venga a mancare o abbia abbandonato la funzione.

Quando si nomina un protutore?

Il giudice tutelare può nominare anche un protutore, cioè un soggetto con il compito di tutelare l'interdetto quando: devono essere compiuti degli atti urgenti e il tutore è venuto a mancare o ha abbandonato la funzione; oppure in caso di conflitto di interessi tra l'interdetto e il tutore medesimo.

Cosa comporta fare da tutore?

Il tutore deve: rappresentare l'interdetto in tutti gli atti civili; amministrare i beni dell'interdetto; procedere alla formazione dell'inventario dei beni dell'interdetto; tenere regolare contabilità e annualmente rendere conto al Giudice Tutelare.

Cosa significa avere un tutore?

e pupillo; fare da tutore, da tutrice (anche in senso estens., assumersi la protezione e cura di un minore, pur senza averne specifico mandato giuridico); fino a che non è uscito di minorità, gli ha fatto da tutrice la zia; essere sotto un t., avere il t.; in usi fig.: decido da me, non ho bisogno di tutori.

L'incapacità delle persone fisiche