Domanda di: Lucia De rosa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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I greci consideravano immortali i propri dei e ritenevano sia le loro stesse vite sia le manifestazioni naturali interamente dipendenti dal volere divino; generalmente, i rapporti tra dei e uomini erano amichevoli, ma gli dei riservavano severe punizioni ai mortali che esibivano comportamenti inaccettabili come ...
Gli antichi greci erano politeisti e adoravano divinità antropomorfe (cioè con sembianze umane). Gli dei erano belli, eternamente giovani e dotati di poteri straordinari; ma allo stesso tempo volubili, capricciosi, litigiosi e vendicativi: tra loro ma sopratutto nei riguardi dei mortali.
Per i Greci tutti gli dèi erano immortali ma, come i mortali, erano soggetti alle passioni e ai sentimenti. Intervenivano nelle vicende umane in base alle proprie simpatie e antipatie. Il loro cibo era il nettare e la loro bevanda era l'ambrosia.
Che rapporto c'era tra gli dei e gli uomini nell'antica Grecia?
Gli dei dell'Olimpo si comportano come fossero dei componenti di una casta, con tutti i difetti del caso: sono presi da rivalità, praticano i favoritismi e sono diversi dagli uomini solo perché immortali.
La maggior parte degli dei era associata ad aspetti specifici della vita. Ad esempio, Afrodite era la dea dell'amore e della bellezza, Artemide dea della caccia, della luna e protettrice di animali, Ares della guerra, Ade dei morti e del sottosuolo e Atena della saggezza e delle arti.