Che vuol dire Ripasso nel vino?

Domanda di: Sig. Piersilvio Piras  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
Valutazione: 4.1/5 (17 voti)

Il metodo Ripasso è una pratica antica che consiste nel “ri-passare”, quindi “mettere in contatto”, il vino Valpolicella con le vinacce dell'Amarone o del Recioto, per circa 15-20 giorni, durante i quali avviene una seconda fermentazione alcolica.

Perché il vino Ripasso si chiama così?

Il vino che ne risultava era migliore, più alcolico e consentiva ai produttori per venderlo ad un prezzo più alto. Questo metodo si chiama Ripasso perché si ripassa un vino Valpolicella sulle bucce del Recioto.

Che differenza c'è tra Amarone e Ripasso?

L'Amarone è di sicuro un vino più strutturato rispetto al Ripasso che invece si avvicina maggiormente al Valpolicella Classico. Anche il colore presenta una differenza lieve, infatti l'Amarone è di un rosso carico tendente al granato, invece il Ripasso presenta un rosso rubino.

A cosa serve il Ripasso?

Il ripasso, se fatto a dovere, è il metodo migliore per fissare le informazioni nella memoria, in vista di un'interrogazione, una verifica orale, un esame, ma anche per molte altre cose che si fanno nella vita. Ripassare significa scegliere cosa ricordare.

Che differenza c'è tra Valpolicella e Valpolicella Ripasso?

Il Valpolicella Ripasso risulta caratterizzato da una maggior struttura e longevità rispetto al Valpolicella base, da una maggiore alcolicità, da un'acidità più bassa e una maggior rotondità, da un più elevato valore in estratti e in sostanze fenoliche.

Vi spiego la Valpolicella Ripasso