Simone di Cirene, detto anche il Cireneo, è l'uomo che, secondo quanto riportato da tre dei quattro Vangeli, fu obbligato dai soldati romani ad aiutare a trasportare la croce di Gesù, durante la salita al Golgota per la crocifissione.
Gesù è l'adattamento italiano del nome aramaico יֵשׁוּעַ (Yeshu'a), passato in greco biblico come Ἰησοῦς (Iēsoûs) e in latino biblico come Iesus; si tratta di una tarda traduzione aramaica del nome ebraico יְהוֹשֻׁעַ (Yehoshu'a), ovvero Giosuè, che ha il significato di "Yahweh è salvezza", "Yahweh salva".
Giuseppe (in ebraico: יוֹסֵף, Yosef; in greco antico: Ιωσηφ, Iōsēph; in latino: Ioseph; I secolo a.C. – Nazareth, I secolo), secondo il Nuovo Testamento, è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù. I secolo a.C. Nazareth, I secolo d.C.
Dalle narrazioni è possibile evidenziare un doppio procedimento inquisitorio contro Gesù intentato prima dalle autorità ebraiche e poi dinanzi a quella romana, rappresentata da Ponzio Pilato, unico detentore dello "ius gladii".
La maggioranza dei cristiani ritiene che Gesù fosse sia uomo che Figlio di Dio. Sebbene vi siano stati dibattiti teologici sulla natura di Gesù, i cristiani trinitari generalmente credono che Gesù sia il Logos, Dio incarnato, Dio Figlio e "vero Dio e vero uomo" (o sia pienamente divino che pienamente umano).