Chi controlla le timbrature?

Domanda di: Walter Ferretti  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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4 dello Statuto dei Lavoratori. Con la sentenza n. 20879 del 21.08.2018, la Cassazione afferma che il controllo effettuato a posteriori dal datore di lavoro sulle timbrature effettuate da un dipendente, non viola il precetto di cui all'art.

Chi può controllare le timbrature?

Il datore, a seconda dello strumento utilizzato per controllare le presenze in azienda, dovrà fornire adeguata informazione al lavoratore o addirittura essere autorizzato dall'Ispettorato del lavoro, al fine di tutelare la privacy e la dignità dei dipendenti.

Chi controlla i dipendenti?

Nella sua qualità di creditore di lavoro subordinato, il datore di lavoro esercita nei confronti del lavoratore, oltre il potere direttivo ed il potere disciplinare, anche il potere di controllo volto a verificare l'esatto adempimento degli obblighi del dipendente.

Come funziona la timbratura sul lavoro?

La timbratura con cartellino funziona così:
  1. il dipendente, quando arriva in azienda inserisce il suo cartellino in un orologio marcatempo, che imprime l'orario di entrata;
  2. a fine giornata il dipendente deve timbrare di nuovo il cartellino per segnare la sua uscita.

Come controllare presenze dipendenti?

La presenza viene registrata tramite la timbratura: che si tratti di inserire un cartellino cartaceo in un marcatempo o di avvicinare un badge, di fare un “tap” sullo smartphone o del riconoscimento facciale, il principio è lo stesso, come avremo modo di approfondire nel capitolo dedicato a come funziona la timbratura.

"Chi controlla gli ALGORITMI dei SOCIAL MEDIA controlla il MONDO!" - Naval Ravikant