Chi decide il canone concordato?

Domanda di: Ing. Loris Barone  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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Cosa significa canone concordato
Il proprietario dell'immobile non potrà scegliere liberamente il prezzo dell'affitto, ma dovrà fissarlo tenendo in considerazione un range specifico, fissato dall'accordo territoriale di riferimento per il proprio Comune.

Come funziona l'affitto a canone concordato?

L'affitto a canone concordato è un'opzione prevista dalla legge che mette d'accordo proprietario e inquilino nella scelta di sottoscrivere un contratto a canone inferiore a quello di mercato, ma che dà diritto a incentivi e agevolazioni.

Quando si può applicare il canone concordato?

I requisiti per il contratto a canone concordato

In più i contratti dovrebbero essere: ad uso abitativo con durata 3+2 anni. di natura transitoria non superiori a 18 mesi di durata. per studenti universitari, con durata da 6 mesi a 3 anni.

Cosa cambia tra cedolare secca e canone concordato?

La cedolare secca è un'unica tassa con tassazione pari a: 21% del canone annuo qualora il contratto di affitto sia a canone libero. 15% se è a canone concordato.

Perché non conviene la cedolare secca?

la cedolare secca conviene ai proprietari che hanno altri redditi sottoposti a tassazione IRPEF; la cedolare secca non conviene quando si prevede un aumento dell'inflazione durante il periodo di validità del contratto e/o non si hanno altri redditi oltre a quelli provenienti dall'affitto di uno o più immobili.

Contratto a Canone Concordato: cosa c'è da sapere