Domanda di: Sig. Damiano Romano | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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In altre parole, durante il concepimento la presenza o l'assenza del cromosoma Y nello spermatozoo paterno determina se lo sviluppo fetale procederà, rispettivamente, verso la linea maschile o quella femminile. Il sesso del nascituro, dunque, dipende esclusivamente dal contributo genetico del padre.
A decidere il sesso del nascituro è sempre il papà: i suoi spermatozoi infatti possono essere di due tipi, quelli che contengono un cromosoma sessuale di tipo maschile (tipo Y) e quelli con cromosoma femminile (tipo X); mentre l'ovulo della mamma contiene sempre un cromosoma sessuale femminile (X).
Quante probabilità ci sono che sia maschio o femmina?
Purtuttavia, è opportuno ricordare che almeno nella nostra specie, benché il numero di spermatozoi X e Y sia necessariamente uguale, il rapporto tra maschi e femmine al momento della nascita non è di 50 a 50, ma è sbilanciato in senso maschile, circa 51,1% contro 49.9%.
Ciò può essere dovuto a una sindrome ereditaria legata al sesso. Ovvero, gli embrioni di questi spermatozoi sono più deboli e non sono in grado di sopravvivere. Anche se è una condizione che si verifica più frequentemente negli spermatozoi “femmine”, è un problema riscontrabile anche in quelli portatori del gamete Y.
Per avere un figlio maschio il rapporto deve avvenire nelle 24 ore prima dell'ovulazione e non più tardi di 12 ore dopo. L'osservazione del muco cervicale, che deve essere denso e filamentoso, oppure della temperatura basale potranno aiutare a riconoscere il periodo fertile.