Il personaggio più tragico dell'Eneide è Didone, la regina di Cartagine che si innamora di Enea ma poi viene abbandonata da lui, portandola alla disperazione e al suicidio. La sua storia rappresenta il conflitto tra la passione amorosa e il destino.
La leggenda più antica narra la fuga di Didone da Tiro dopo la morte del padre e l'uccisione del marito da parte dal fratello Pigmalione. Didone arriva poi sulle coste dell'Africa dove fonda la città di Cartagine. Un re africano si innamorerà di lei e Didone si suicida per non sposarlo.
Parlando di protagonisti dell'Eneide quindi, non si può non partire dal personaggio principale, colui che dà il nome al poema, cioè Enea. In questo caso Virgilio ha attinto alle leggende della mitologia greca e romana, in quanto Enea figura anche all'interno dell'Iliade.
Figlia di Belo, re di Tiro, Didone era regina e fondatrice di Cartagine. Narra la leggenda che, alla morte di Belo, salirono insieme al trono i suoi due figli, Pigmalione ed Elisha. Il disaccordo, subito evidente, fra i due fratelli consegnò, di fatto, il potere al marito di Elisha, Sicheo, ricco cittadino di Tiro.
DIDONE, MALEDIZIONE. dolce lume: ma muoia prima dell'ora, non sepolto tra la sabbia. Vi prego di questo, e col sangue pronuncio queste ultime parole. tutta la razza futura e offrite alle nostre ceneri un simile dono.