Domanda di: Nayade Martini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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Colui che ha una cittadinanza diversa da quella dello Stato italiano; la sua condizione è disciplinata dalla legislazione ordinaria (ora, D. Lgs. 286/1998, nel cui art. 1 si prevede che lo straniero sia colui che è cittadino "di Stati non appartenenti all'Unione Europea e gli apolidi").
Per straniero, da distinguere da migrante e da immigrato, si intende la persona che non possiede la cittadinanza del paese in cui risiede, qualunque sia il suo luogo di nascita. Questa è la nozione dal punto di vista giuridico, amministrativo: essa dice rapporto ad uno Stato.
Oggi, dopo un'evoluzione da questo punto di vista, lo straniero viene accolto, non viene più visto come una minaccia o come un essere inferiore ma viene considerato a tutti gli effetti cittadino del paese ospitante.
Lo straniero che soggiorna regolarmente in Italia gode, in linea generale, dei medesimi diritti attribuiti al cittadino italiano e, in particolare, a tutti i lavoratori stranieri e alle loro famiglie è garantita parità di trattamento e uguaglianza piena di diritti, rispetto ai lavoratori italiani.
Chi nasce in territorio italiano da genitori stranieri?
Descrizione. Il figlio di genitori entrambi stranieri, nato in Italia e legalmente residente dalla nascita fino ai 18 anni, può acquistare la cittadinanza italiana. L'interessato deve esprimere la sua volontà di diventare cittadino italiano con dichiarazione resa all'Ufficiale dello stato civile del comune di residenza ...