Domanda di: Soriana De Angelis | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.7/5
(24 voti)
Personificazione dell'illusione e dell'inganno. Nell'arte figurata appare come una figura femminile con gli attributi delle Erinni: serpenti nei capelli, pelle di pantera, tunica fin sotto il ginocchio, fiaccole nelle mani.
(gr. Θάνατος) Personificazione maschile della morte presso gli antichi Greci. Ricordato già in Omero come fratello di Ipno (il Sonno), compare in Esiodo come dio crudele, figlio della Notte, abitante nel mondo sotterraneo dal quale viene a sorprendere i mortali.
Ben prima della nascita di Zeus, c'erano delle entità primordiali che, a differenza delle divinità greche antropomorfe (ossia che hanno forma umana) cui siamo abituati, non hanno un aspetto ben definito, pur essendo dotati di corporeità.
Nella mitologia greca, Hermes, figlio di Zeus e della ninfa Maia, era il dio dell'inganno, dei truffatori e dei significati nascosti. Dotato di sandali alati, era il dio dei viaggi, il messaggero degli dèi e quindi il dio della comunicazione.
Minerva era la figlia prediletta di Zeus, nata dalla sua testa armata di elmo, corazza, scudo e lancia. Minerva era nata dall'unione di Zeus, re degli dei, e Meti, figlia di Oceano e Teti. Era considerata la figlia prediletta di Zeus, per via della sua sua saggezza, intelligenza e perché era una guerriera.