Domanda di: Ortensia Sala | Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Storia. Già nel II secolo a.C. Ipparco di Nicea, astronomo e matematico greco, calcolò che la durata dell'anno era di 365 giorni, 5 ore, 55 minuti e 12 secondi.
I primi a organizzare il tempo così come lo conosciamo oggi sarebbero stati i babilonesi. Già grazie a loro la divisione dell'anno era di dodici mesi, dovuti alle dodici fasi lunari, e quindi risultava logico dividere il giorno e la notte in dodici fasi di luce e dodici di buio, cioè le ventiquattro ore che conosciamo.
Secondo quanto riportato da Tito Livio nel suo libro "Storia di Roma dalla fondazione", fu Numa Pompilio, secondo re di Roma nel periodo 754 a.C. - 673 a.C. ad introdurre l'attuale calendario di dodici mesi. Vennero inseriti allora i mesi di gennaio (mese dedicato a Giano, il dio degli inizi), e febbraio.
Il calendario gregoriano è il calendario solare ufficiale di quasi tutti i paesi del mondo. Prende il nome dal papa Gregorio XIII, che lo introdusse il 4 ottobre 1582 con la bolla papale Inter gravissimas, promulgata a Villa Mondragone (presso Monte Porzio Catone, RM).
Nel 46 a.C. Giulio Cesare operò una radicale riforma dell'antico calendario lunare romano, istituendo un anno civile di 365 giorni, con un bisestile di 366 giorni dopo ogni tre anni normali (calendario giuliano).