Domanda di: Dr. Genziana Leone | Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2023 Valutazione: 4.4/5
(6 voti)
La prima definizione abbastanza rigorosa di limite risale al XIX secolo con Cauchy, seguita da una miglior formalizzazione di Weierstrass. Una completa teoria del limite si ha con Heine, che nel 1872 pubblicò un lavoro che creò molto interesse all'epoca e nel quale stilò regole e proprietà del limite.
Il concetto di limite di funzione nasce al fine di studiare il comportamento delle stesse funzioni in punti in cui esse non sono definite oppure per valori delle x (variabile indipendente) non assegnabili, ma allo stesso tempo facenti parte del campo di esistenza della funzione oggetto di studio.
Uno dei concetti fondamentali dell'analisi matematica. Caratterizza in termini logici rigorosi la tendenza di una variabile numerica y, dipendente funzionalmente da un'altra o da più altre indipendenti x (x vettore), ad assumere un determinato valore y0 quando la x si approssima a un valore x0 (x0).
L'analisi matematica nasce durante la seconda metà del XVII secolo, grazie a Isaac Newton e Gottfried Leibniz che indipendentemente introdussero i concetti fondamentali del calcolo infinitesimale.
Possiamo avere 4 tipi di limiti: Limite finito per x tendente a valore finito. Limite infinito per x tendente a valore finito. Limite finito per x tendente a infinito.