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Quali sono i 4 livelli della didattica metacognitiva?
40. Didattica metacognitiva
livello 1: conoscenze sul funzionamento cognitivo generale. livello 2: automonitoraggio. livello 3: autodirezione. livello 4: variabili psicologiche di mediazione (locus of control, senso di autoefficacia, attribuzioni e credenze, autostima, motivazione).
Quali sono le didattiche metacognitive?
Con “didattica metacognitiva” si intende l'applicazione all'ambito didattico del concetto di metacognizione, ovvero lo studio delle modalità che permettono all'individuo di acquisire consapevolezza dei propri processi cognitivi.
Chi ha introdotto il concetto psicologico e didattico della metacognizione?
Il termine fu introdotto nel 1976 da John H. Flavell nell'ambito dei suoi studi sulle abilità cognitive e la metamemoria, ovvero le conoscenze possedute dal soggetto sui propri processi di memorizzazione al fine di potenziarli, in seguito fu ripreso da diversi studiosi in ambito pedagogico e didattico.
Cos'è la metacognizione in pedagogia?
Termine coniato agli inizi degli anni 70, la metacognizione è un orientamento teorico utilizzato nell'ambito educativo e indica la capacità dei soggetti di sviluppare informazioni su risorse e competenze possedute, così da utilizzarle a proprio vantaggio.
Cosa significa la prospettiva metacognitiva in pedagogia?
L'obiettivo della didattica metacognitiva è quello di offrire agli alunni l'opportunità di imparare a interpretare, organizzare e strutturare le informazioni ricevute dall'ambiente e di riflettere su questi processi, per divenire sempre più autonomi nell'affrontare situazioni nuove (Robinson et al., 2020).
A cosa serve il mastery learning?
Con il Mastery Learning si afferma, sostanzialmente, il concetto di valutazione formativa, quale dispositivo che consente di migliorare l'efficacia potenziale degli interventi di insegnamento, attraverso un progressivo adattamento in base alle risposte della classe e dei singoli allievi.
Qual è la più efficace modalità di realizzazione della didattica metacognitiva?
La più efficace modalità di realizzazione della didattica metacognitiva, sembra l'approccio autoregolativo, nel quale gli allievi vengono aiutati nel processo di riconoscimento delle abilità necessarie allo svolgimento di compiti di apprendimento ed incoraggiati alla scelta ed alla più produttiva applicazione di ...
Come si sviluppa una didattica metacognitiva?
Per intraprendere un percorso di didattica metacognitiva i docenti devono prima di tutto garantire che siano acquisite conoscenze e abilità di base (abilità di calcolo, lettura, utilizzo base delle TIC, ma anche capacità di lavorare in gruppo, capacità di autovalutarsi…), per lavorare poi, ma molto presto nel percorso, ...
Come avviene l'apprendimento secondo Bruner?
Secondo Bruner, l'apprendimento avviene attraverso la trasmissione di contenuti di conoscenza, proprio all'interno di specifici contesti sociali, come per esempio la scuola; i “saperi”, vengono dunque acquisiti dal bambino, attraverso le esperienze compiute all'interno del contesto sociale e culturale di appartenenza.
Quali sono le fasi del processo metacognitivo?
In altre parole, i processi metacognitivi consistono nel: monitoraggio dei propri apprendimenti. autovalutarsi senza che vi sia l'ingerenza di un'autorità esterna. pianificare ed eseguire operazioni cognitive, compiendo i necessari aggiustamenti.
Dove si usa l'approccio metacognitivo?
Con la metacognizione si stanno introducendo nella di- dattica e nel lavoro educativo delle novità importanti anche a livello di contenuti, di obiettivi e di abilità che l'alunno troverà utile apprendere e usare.
Perché la didattica metacognitiva e inclusiva?
Una didattica inclusiva, cooperativa e metacognitiva permette lo sviluppo di un migliore clima della classe, la costruzione socializzata dei saperi a livelli di piccoli gruppi o di coppie e la continua riflessione, previsione, pianificazione, monitorag- gio, valutazione, astrazione e trasferimento di questi saperi.
Quali sono le funzioni metacognitive?
La definizione generica di funzioni metacognitive include un insieme eterogeneo di funzioni e di abilità quali: l'attività autoriflessiva, la comprensione degli stati mentali altrui, le strategie di padroneggiamento, o per usare il termine inglese, di Mastery.
Che didattica permette la LIM?
La LIM, uno strumento per una didattica più inclusiva e coinvolgente. La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) permette ai docenti di svolgere attività cooperative in cui il gruppo è continuamente chiamato a partecipare attivamente.
Quali sono le principali metodologie didattiche?
LE DIVERSE METODOLOGIE DIDATTICHE: L'apprendimento attivo
INTERDISCIPLINARIETA' ... CIRCLE TIME. ... ROLE PLAYING. ... COOPERATIVE LEARNING. ... PEER EDUCATION. ... CLASSE CAPOVOLTA (FLIPPED CLASSROOM) ... DIDATTICA LABORATORIALE.
In che cosa consiste il peer to peer nella scuola?
La metodologia "Peer-to-peer" prevede l'osservazione reciproca tra docente in prova e tutor durante il periodo di formazione. Lo scopo dell'attività è quello di migliorare la didattica del nuovo docente attraverso una riflessione condivisa sugli aspetti fondanti dell'insegnamento.
Chi ha inventato il peer to peer?
Questa metodologia ha radici storiche molto antiche e nel corso dei secoli è stata variamente utilizzata. Viene fatta risalire all'antica Grecia di Aristotele, alla Roma di Quintiliano nel I secolo d.C., e si ritrova nella scuola gesuitica e in Comenio (XVII secolo).
Che differenza c'è tra cooperative learning e peer education?
Nel Peer Tutoring uno studente guida l'altro nello svolgimento di un compito o nell'apprendimento di un concetto. Nel Cooperative Learning una ampia varietà di compiti è possibile: da esercizi di lettura e comprensione, alla risoluzione di problemi, alla discussione di concetti, alla produzione di elaborati.
Quante ore sono previste per il peer to peer?
“peer to peer” e osservazione in classe = 12 ore. formazione on-line = 20 ore.
Cosa si intende per Tinkering?
Il nome deriva dall'inglese “To tinker”, che significa “armeggiare”, “provare ad aggiustare”, lo scopo è insegnare a “pensare con le mani” e ad apprendere sperimentando con strumenti e materiali.