Lo zero fa una sua prima comparsa già tra i babilonesi, il popolo che occupava l'area situata tra i fiumi Tigri ed Eufrate, conosciuta come Mesopotamia e che oggi fa parte dell'Iraq.
La prima menzione dello zero risale al matematico Jinabhadra Gani, che definisce 224 400 000 000 come "ventidue e quaranta e quattro e otto zeri", in India nel VI secolo. Poi Brahmagupta nel 628. In India, nel tempio Chaturbhuj, all'interno del Forte di Gwalior, c'è la prima rappresentazione dello zero.
La parola zero è una trascrizione dell'arabo sifr che significa «vuoto» e probabilmente il simbolo 0 nacque contando (calcolo) con ciottoli sulla sabbia: quando si toglieva l'ultima pietra non rimaneva nulla, o meglio rimaneva soltanto un'impronta circolare.
zero nel contesto numerico, è il numero cardinale, indicato con il simbolo 0, associato a un insieme privo di elementi (→ insieme vuoto); è un numero intero, pari (perché divisibile per 2), né positivo né negativo.
-i numeri relativi preceduti dal segno + si chiamano numeri positivi. -i numeri relativi preceduti dal segno – si dicono numeri negativi. -lo zero è considerato senza segno, quindi non è positivo e non è negativo.