Che cos'è la mirra? Anche la mirra, o incenso di mirra, portata in dono da Baldassarre, il Magio dalla pelle scura, è una resina. Anch'essa è estratta dal tronco di una Burseracea, sebbene di un altro genere rispetto all'incenso: la Commiphora myrrha.
Il racconto evangelico li descrive in maniera estremamente scarna e la successiva tradizione cristiana vi ha aggiunto alcuni particolari: erano tre (sulla base dei tre doni portati, oro, incenso e mirra) e si chiamavano Melchiorre, Baldassarre e Gaspare.
Secondo la tradizione, uno dei tre Re Magi che portarono doni al Bambin Gesù nato da pochi giorni, insieme a Gaspare e Melchiorre, era Baldassarre, re d'Arabia, che portò al figlio di Dio la mirra, sostanza dal profumo straordinario. Viene rappresentato fino a un certo punto della storia con fattezze simili agli altri.
Ma quanti sanno il significato simbolico che si cela dietro i tre celebri doni? Scopriamolo. L'oro simboleggia la regalità del Bambino nato, l'incenso ricorda la sua divinità e la mirra, che veniva usata per la mummificazione esprime il sacrificio e la morte dell'uomo Gesù.
La mirra è una resina secreta dal tronco di un albero del tipo Commiphora, opportunamente inciso; la sostanza è prodotta dalla pianta per cicatrizzare la “ferita” e si solidifica sulla corteccia. La mirra deve il suo nome alla parola semitica murr che vuol dire “amaro”.