I picchi non sono solo importanti per la biodiversità del bosco, ma svolgono anche un'importante funzione di aiuto al forestale. Un picchio tridattilo può catturare anche 2000 bostrici (insetti xilofagi) e di loro larve al giorno.
La misura più efficace per combattere le infestazioni del bostrico tipografo è la rimozione o scortecciatura degli alberi colpiti e di tutto il potenziale materiale riproduttivo (alberi deboli o caduti, tronchi con corteccia) prima che la nuova generazione di adulti sfarfalli.
Sia gli adulti che le larve del bostrico scavano gallerie sotto la corteccia degli alberi interrompendo il flusso della linfa e causando la morte della pianta. Le conseguenze visibili sono legate al colore della chioma degli abeti attaccati, che assume un colore che vira dal giallo ambra fino al rosso ruggine.
Nel caso della vite, il bostrico attacca i tralci, riducendo il flusso della linfa e quindi la fotosintesi. Oltre ad indebolire la corteccia, l'infestazione da bostrico causa anche l'ingiallimento degli aghi e accumuli di resina espulsi dalla corteccia. Il bostrico colpisce soprattutto nel periodo autunnale.
Il bostrico è un insetto, un parassita del legno, che a differenza di quello che si legge generalmente non fa parte della famiglia degli Scolitidi. Il suo nome in latino è Ips typographus ed è un insetto molto piccolo (dai 3 e 4 mm la sua dimensione) e molto prolifico che vive generalmente a scapito dell'abete rosso.