Erebo (in greco antico: Ἔρεβος, Érebos, cioè "tenebre") è una figura presente nei miti della religione greca. Divinità ancestrale, figlio di Caos e (in alcune versioni) di Caligine e fratello della Notte, è la personificazione dell'oscurità, e con il termine "Erebo" infatti si possono indicare anche gli Inferi.
Caos ebbe per figlio Erebo (il regno dei morti e degli dei infernali) e Notte. Dalla unione di Erebo e Notte nacquero Etere ed Emera (giorno): dalle tenebre la luce del giorno.
Erebo (in greco antico: Ἔρεβος, Érebos, cioè "tenebre") è una figura presente nei miti della religione greca. Divinità ancestrale, figlio di Caos e (in alcune versioni) di Caligine e fratello della Notte, è la personificazione dell'oscurità, e con il termine "Erebo" infatti si possono indicare anche gli Inferi.
Da Caos nascono Erebo e Notte (Νύξ), principi dell'oscurità, e da questi ultimi nascono Etere e Giorno (principi della luce). Le prime nascite nascono per analogia (dall'oscurità di Chaos nasce l'oscurità, o da opposizione, dall'oscurità nasce la luce).
La parola Cao è stata coniata come singolare di caos. Nella religione discordiana, il cao è il simbolo della natura patafisica della realtà; istanze singolari di caos che sono alla base della teoria patafisica. Il Sacro Cao è un simbolo usato dai discordiani per illustrare la correlazione tra ordine e disordine.