Domanda di: Ing. Maria Farina | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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L'ufficiale di anagrafe è pertanto obbligato (Art 4 Legge n. 1228/1954 e art. 19 d.P.R. n.223/1989) a verificare la sussistenza del requisito della dimora abituale di chi richiede l'iscrizione anagrafica (residenza), tramite accertamenti sul luogo dichiarato dai richiedenti.
Quando si effettua il cambio di residenza vengono disposti dei controlli da parte dei vigili i quali devono accertare che il cittadino viva effettivamente presso il nuovo indirizzo.
In pratica, l'agente della Municipale si reca materialmente presso l'indirizzo dichiarato dal cittadino per vedere se si trova in casa. In caso di esito negativo, cioè se l'agente bussa e non apre nessuno o se avverte delle anomalie, lo comunicherà alle autorità di pubblica sicurezza.
Entro 45 giorni dalla richiesta di cambio di residenza o di abitazione, l'ufficio effettuerà le verifiche all'indirizzo di residenza dichiarato (tramite la Polizia Locale di Roma Capitale) e controllerà la documentazione presentata dal richiedente.
Cosa succede se i vigili non ti trovano a casa per il cambio residenza?
Viceversa se i vigili, anche all'esito delle informazioni raccolte, non dovessero trovare traccia del richiedente e della sua presenza nel luogo da questi indicato, potranno, all'esito di un eventuale secondo controllo, ritenere come falsa la dichiarazione di residenza.