Domanda di: Ilario Battaglia | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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Il termine norcino indica colui che macella il maiale e si occupa di lavorarne le carni, ma può riferirsi anche al gestore della norcineria, ovvero la bottega dove si preparano e si vendono tutti i prodotti derivati dalla lavorazione delle carni di maiale.
Sebbene già nell'antica Roma il maiale imbandiva le tavole dei banchetti patrizi, fu solo nel medioevo con l'arrivo dei Longobardi, che l'allevamento del suino conobbe un grande sviluppo. Fu questo popolo nomade e la sua necessità di disporre di un alimento di lunga conservazione a dare i natali al salame.
Solo a titolo di esempio — riferisce la Coldiretti — da un maiale del peso di 220 kg si possono ottenere 60 salami di circa 800 g di peso, 20 kg circa di salsicce o, in alternativa, lo stesso quantitativo di cotechini, 5/6 kg di costine, 2 pancette di circa 7/8 kg, 2 coppe di circa 2,5 kg, 5/6 formine di ciccioli, 4 ...
Il salame è un impasto dei tagli più pregiati della carne di maiale, che viene poi insaccato e stagionato. Questo salume fa parte non solo della storia e della cultura delle terre emiliane, ma anche della sua arte.
In modo particolare tra i ducati di Parma, Mantova, Ferrara. Una tecnica che poi si diffonde anche in tutto il nord Italia. Al sud, invece, più che salame si produce la lucanica, che si trova già citata in scritti di Aristofane.