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Chi ha diritto alla Legge 104 art 3 comma 1?
Per individuare i soggetti aventi diritto ai benefici di legge, l'articolo 3, comma 1 stabilisce che è “persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da ...
Quali sono gli handicap riconosciuti dalla Legge 104?
La legge definisce in questo modo l'HANDICAP (art. 3 comma 1): “minorazione fisica, psichica e sensoriale, stabilizzata o progressiva, causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.
Come cambia la legge 104 nel 2023?
La circolare 39 2023 specifica infatti che " rimane possibile la contemporanea fruizione, nello stesso mese: dei permessi di cui all'articolo 33, comma 6, della legge n. 104/1992, da parte del lavoratore con disabilità grave per sé stesso e.
Quando non si può usufruire della legge 104?
I permessi Legge 104, infatti, non spettano se il disabile è ricoverato a tempo pieno in una struttura ospedaliera o simile che presta assistenza sanitaria continuativa.
Quali documenti servono per ottenere la legge 104?
Per richiedere di accedere ai benefici e alle agevolazioni previsti dalla Legge 104 bisogna presentare un'autocertificazione, anche in via telematica, in grado di accertare la condizione di disabilità del richiedente o del figlio o parente invalido o disabile.
Chi usufruisce della legge 104 può essere controllato?
L'ordinanza n. 4670/2019 ha sancito, infatti, che sono da considerare legittimi i controlli effettuati dal datore di lavoro al fine di accertare l'utilizzo improprio dei permessi ex L. 104/1992 da parte dei dipendenti.
Cosa posso fare con la 104 di mia madre?
La lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre, anche adottivi o affidatari, di un disabile grave hanno diritto ai permessi mensili di 3 giorni, se il disabile non è ricoverato a tempo pieno in istituti specializzati. I permessi mensili possono anche essere frazionati in permessi orari.
Quanti parenti possono usufruire della legge 104?
Il congedo, come già i permessi di cui all'art. 33 c. 3, della legge 104/1992 non può essere riconosciuto a più di un lavoratore per l'assistenza alla stessa persona (referente unico).
Chi usufruisce della legge 104 deve necessariamente sapere che non potrà fare determinate cose?
Infatti chi usufruisce della Legge 104 deve necessariamente sapere che non potrà fare determinate cose. La Cassazione ha ritenuto legittimo il licenziamento di un lavoratore quando sfrutta i permessi della Legge 104 per fare la spesa oppure andare al mare con la propria famiglia.
Quando comunicare la 104 al datore di lavoro?
33 L. 104/92, i lavoratori beneficiari saranno tenuti a comunicare alla Società i giorni di assenza con anticipo, al fine di consentire la migliore organizzazione dell'attività, salvo dimostrare situazioni di urgenza.
Chi ha la 104 può uscire?
Chi è titolare dei benefici della legge 104 del 1992 non può utilizzare i giorni di permesso dal lavoro per finalità personali, ma deve rimanere a disposizione del soggetto invalido. Questo significa che non può allontanarsi di casa, salvo esigenze connesse all'assistenza stessa.
Come richiedere i tre giorni della 104 al datore di lavoro?
3. RICHIESTA AL DATORE DI LAVORO Una volta in possesso della certificazione di disabilità propria o del familiare da assistere è possibile richiedere i permessi al proprio datore di lavoro , allegando alla richiesta copia della certificazione della ASL .
Chi ha la 104 deve avere la stessa residenza?
Per poter richiedere il congedo straordinario previsto dalla legge 104, non è necessariamente richiesto il cambio di residenza; infatti, se assistito e assistente non vivono nello stesso Comune, è possibile evitare il cambio di residenza, chiedendo la dimora temporanea nel Comune in cui vive la persona da assiste.
Cosa prevede la nuova legge 104?
Una delle agevolazioni previste dalla legge 104 è la possibilità per i lavoratori dipendenti con disabilità grave riconosciuta, e per i lavoratori dipendenti che prestano assistenza a loro familiari, di beneficiare di permessi retribuiti e periodi di congedo straordinario.
Quanto si prende con la 104 2023?
Indennità di accompagnamento 2023: importo All'interno dell'allegato numero due l'Istituto riporta l'ammontare mensile dell'indennità di accompagnamento pari, per l'anno corrente, a 527,16 euro. Nel biennio precedente, la stessa prestazione è stata quantificata in: Euro 524,16 mensili (2022);
Cosa spetta a chi assiste un familiare con la 104 2023?
permessi Legge 104: ai familiari che assistono disabili gravi vengono concesse tre giornate di permessi retribuiti al mese, con la possibilità di frazionarle in ore; possibilità di dedurre le spese mediche e di assistenza.
Che differenza c'è tra legge 104 comma 1 e comma 3?
La differenza fra comma 3 e comma 1 sta solo nella gravità. Ovvero chi ottiene invalidità comma 3 ha riconosciuta un'invalidità di tipo grave, mentre comma 1 viene riconosciuta solo l'invalidità e non la situazione di gravità.
Come ricevere sconti sulle bollette di luce e gas con la legge 104?
Per ottenere il bonus bollette causa disabilità dovrai compilare l'apposita modulistica messa a disposizione dal comune di residenza o il CAF di riferimento. Una volta compilati tutti i campi obbligatori, dovrai consegnarla nuovamente al comune di riferimento, il quale provvederà ad avviare la tua pratica.
Chi può usufruire della legge 104 art 3 comma 3?
Tale beneficio spetta al coniuge convivente (incluse le unioni civili), ai genitori, ai figli conviventi, ai fratelli e sorelle conviventi e, in casi eccezionali, ad altri parenti o affini fino al terzo grado se conviventi con la persona disabile.
Cosa spetta a chi assiste un familiare?
L'art. 33 della Legge 104 si occupa dei caregiver: al comma 3 è previsto il diritto per il lavoratore dipendente (pubblico o privato) che assista una persona con handicap di usufruire di 3 giorni (anche continuativi) di permesso mensile retribuito come retribuzione standard, coperto da contribuzione continuativa.