Domanda di: Dr. Max Grassi | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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Ti ricordiamo prima di tutto che l'articolo 1475 del codice civile stabilisce che imposte, spese e oneri notarili per i contratti di vendita sono sempre a carico di chi acquista. Per la persona che cede è previsto un contributo solo per il possibile guadagno derivato dalla compravendita.
Nella vendita della seconda casa dovrai sempre pagare la plusvalenza se la vendi prima che siano passati 5 anni dall'acquisto. Le aliquote sono le stesse di cui ti ho parlato prima, quindi 26% se scegli l'imposta sostitutiva mentre se paghi come Irpef dovrai seguire gli scaglioni di reddito.
Come non pagare tasse sulla vendita della seconda casa?
Intestare l'immobile ad un parente oppure ad un amico di fiducia che non sia già proprietario immobiliare, permette di non pagare le tasse. In questo modo il parente sarà proprietario di prima casa e tu non di seconda e nessuno dei due pagherà le tasse.
Nella maggior parte dei casi, il privato che vende un bene immobile non paga alcuna tassa, anche se di solito ottiene un guadagno grazie all'aumento di valore avvenuto tra l'acquisto e la rivendita. Questo guadagno, chiamato plusvalenza, è infatti tassato solo in alcuni casi previsti espressamente dalla legge (artt.
Quanto costa vendere un immobile: le spese notarili
se il venditore è un'impresa, con vendita soggetta a Iva, l'imposta di registro, catastale e ipotecaria è fissa di 200 € ciascuna ma con Iva al 10% o al 22% per immobili di lusso (che scende al 4% in caso di acquisto di una prima casa).