Domanda di: Augusto Orlando | Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2023 Valutazione: 4.4/5
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In sintassi, proposizioni che hanno il predicato di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo), contrapposte alle implicite, che hanno il predicato di modo infinito (infinito, participio, gerundio, o, in latino, supino).
Quando una proposizione ha il verbo di modo finito si dice esplicita; quando ha il verbo di modo indefinito si dice implicita. Le proposizioni principali sono sempre esplicite. Le proposizioni subordinate possono essere esplicite o implicite. Decise di prendersi alcuni giorni di vacanza.
Si dice proposizione esplicita quando il verbo si trova nel modo di: indicativo, congiuntivo, imperativo. è una proposizione esplicita, in quanto il soggetto si capisce subito che è: la casa; inoltre il verbo è alla terza persona, quindi posso sempre ricavare il soggetto. Luigi mangia la mela mentre ascolta la musica.
«inviluppato, confuso insieme»]. – 1. Di giudizio o concetto o fatto che, senza essere formalmente ed espressamente enunciato, è tuttavia contenuto, sottinteso, in un altro giudizio o concetto o fatto (contrapp. generalmente a esplicito): non avendo fatto obiezione, il mio consenso era i.; il biasimo è i.
Esplicite: le subordinate sono esplicite quando posseggono un verbo di modo finito, quindi indicativo, congiuntivo, condizionale. Esempio: "Mi dissero." "Che era parecchio nervoso."