L'infestazione si acquisisce ingerendo le uova: queste vengono disperse nell'ambiente da animali domestici o da persone infette. Il prurito anale, dovuto alla presenza degli ossiuri, provoca grattamento: le uova si infilano sotto le unghie delle dita e da qui si diffondono.
L'infezione da ossiuri si trasmette per via oro-fecale. Anche gli adulti possono essere infettati, basta condividere asciugamani, toccare le lenzuola, utilizzare gli stessi sanitari del paziente infetto.
Le uova risultano molto resistenti all'ambiente esterno – sopravvivono a lungo a basse temperature, ma non tollerano quelle alte – e possono restare vitali, quindi infettive, fino a tre settimane. Il periodo di contagiosità corrisponde al periodo di deposizione delle uova nella regione perianale.
Lava gli indumenti, le lenzuola e gli asciugamani.
Le uova di ossiuri possono fissarsi anche su questi capi, soprattutto quando dormi, quindi è di estrema importanza lavarli ogni giorno in acqua molto calda e con un detersivo per bucato.
L'infezione si diffonde per via oro-fecale, ovvero attraverso il trasferimento (di norma indiretto) dall'ano di un ospite alla bocca di qualcuno, per esempio attraverso le mani (in caso di cattiva igiene dopo essere andati in bagno) o attraverso indumenti contaminati, biancheria da letto, cibo, giochi, …