Come consideravano la morte gli Etruschi?

Domanda di: Sig. Joey Mancini  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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Nei tempi più antichi gli Etruschi credevano a una sorta di sopravvivenza terrena del defunto, dotando le sepolture di richiami al mondo vivente. La tomba infatti veniva costruita con la forma di una casa e dotata di suppellettili e arredi, veri o riprodotti in miniature.

Come venivano sepolti i morti Etruschi?

A differenza dei Romani, che esibivano le loro tombe ai margini delle vie consolari, gli Etruschi, costruivano i loro edifici funebri sotto terra o, se in superficie, li celavano alla vista ricoprendoli di tumuli di terra. Le tombe (necropoli) generalmente erano poste in aree, al di fuori delle cinte murarie cittadine.

Perché per gli etruschi si parla di città dei vivi e città dei morti?

Gli Etruschi, come tutti i popoli antihi credevano che gli uomini, dopo la morte, continuassero a vivere una vita del tutto simile a quella terrena. Perciò le tombe erano simili alle abitazioni quotidiane e lì veniva posto il defunto, insieme con gli oggetti che in vita gli erano stati più cari.

Dove mettevano i morti gli Etruschi?

I corpi dei defunti erano posti in sarcofaghi o in vasi funerari in cui venivano messe le ceneri. Questi ultimi avevano il coperchio a forma di testa umana. In genere, i sarcofaghi venivano usati per le persone che avevano avuto in vita maggiore prestigio.

Che cosa erano le necropoli?

È il termine generalmente usato per indicare un aggruppamento di sepolture appartenenti ad età antica, precristiana. Dopo l'avvento del cristianesimo, infatti, si usa indicare la stessa cosa con la parola "cimitero".

Etruschi senza mistero - La morte in Etruria - 19 aprile 2018