Domanda di: Quarto Piras | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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I latini chiamavano il Vesuvio Iuppiter Vesuvius, Iuppiter Sommanus, associandolo al divino Zeus su modello greco del Monte Olimpo, il luogo impenetrabile abitato dagli Dei, in quanto all'epoca il Vesuvio appariva come una montagna verdeggiante e isolata, lambita dal mare.
È il simbolo per eccellenza della città e i napoletani lo chiamano “'a muntagna”. Il Vesuvio domina, con i suoi 1281 metri, il golfo di Napoli e costituisce un colpo d'occhio di rara bellezza nel panorama del golfo.
Virgilio, nelle Georgiche, lo chiama Vesevo, dal latino vesuvia che significa favilla, e quindi il monte di faville o fuoco. Secondo una iscrizione latina trovata a Capua, i Romani consideravano il vulcano come l'Olimpo della Campania e adoravano Giove con il nome di Vesuvio.
Il nome Vesuvio deriva dal latino Vesuvius. Considerato consacrato dal semidio Ercole, di cui la città alla base del vulcano prese il nome, si credeva che il vulcano seppur indirettamente, prese il nome dall'eroe greco.
Si trova praticamente a sud-est della città, all'interno di una conca di 4km di diametro, che è ciò che resta del Monte-Somma, probabilmente sprofondato nella calamità del 79 d.C. In, effetti, il nome completo del Vesuvio sarebbe Somma-Vesuvio, proprio per la sua forma strutturale.